La mostra fotografica CilENTO – one hundred yers -, con i suoi rarissimi scatti a colori degli anni ’60, prenderà vita il 3 novembre in una location spettacolare: Rosigno Vecchia (Salerno), chiamata “la Pompei del ‘900”. Uno dei più suggestivi borghi fantasma d’Italia, visitata di recente anche da National Geographic. Un paese rurale abbandonato dai suoi abitanti per il rischio frane circa un secolo fa. Rimasta quasi intatta, Roscigno Vecchia vive ancora grazie ai tantissimi turisti che la visitano da tutto il mondo e grazie alla coraggiosa scelta del suo unico abitante, “simpatico e abusivo”, come lui stesso si definisce, Giuseppe. Si tratta della prima esposizione interamente organizzata e allestita dall’Associazione Culturale Sbadiglio, editrice di Disclose Magazine.
Il 3 novembre cade l’anniversario dei cento anni dalla nascita dell’autore di un malinteso: perché se Francesco De Lisa non fosse emigrato a New York, se non avesse fotografato il Cilento a colori in un epoca in cui i pensieri e le fotografie italiani erano soltanto in bianco e nero, noi oggi non staremmo qui a desiderare di rendere pubblici questi scatti e di regalarli alla cultura di un paese. Un materiale rarissimo e inedito, che racconta un pezzo di storia cilentana con talento e passione. Frank potrebbe essere chiunque. La sua terra d’origine respira ancora le sue ceneri, e quello che conta non è solo rendergli omaggio per averne immortalato l’atmosfera. Quello che conta è ridare vita a luoghi, persone e paesaggi troppo preziosi per restare chiusi in un baule.
Vi invitiamo a farvi un giro immersi nella memoria fotografica di attimi risalenti al Cilento degli anni ‘60, di paesaggi noti e momenti familiari visti con gli occhi di chi aveva scelto, forse a malincuore, di vivere lontano dalla sua terra e di tornarci ogni volta che poteva per fotografarla, per raccontarla, per riviverla. Per se stesso e per chissà chi altro. Forse per noi.
Chi era Francesco De Lisa
Francesco De Lisa nasce a Novi Velia (Salerno) il 3 novembre del 1919. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra Novi e Napoli, prima di essere chiamato alle armi durante la seconda guerra mondiale. Tornato a casa indenne, stenta a trovare lavoro, nonostante la mente brillante e una spiccata intraprendenza. Un incontro gli cambia la vita: si innamora di una ragazza italo-americana di passaggio a Vallo della Lucania, in visita a dei parenti. Nel giro di pochi mesi i due si sposano e Frank si trasferisce oltreoceano, ottenendo la cittadinanza. Sarà la seconda moglie però, Franca, americana di origini siciliane, a consentirgli di stabilirsi definitivamente nel New Jersey. Ma la nostalgia dell’Italia è forte, il Cilento ha un richiamo e un fascino irresistibile. Frank torna ogni volta che può con gli strumenti fotografici più innovativi, e accumula ricordi. È un cittadino cosmopolita e benestante, che oggi definiremmo “illustre”: visita continenti e capitali con la sua macchina fotografica sempre al collo, e ci regala oggi immagini di un mondo a colori, negli stessi anni in cui le fotografie in bianco e nero avevano abituato gli occhi alle sole scale di grigi.