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“Il difetto di Vasto? Siamo noi”

da Giovanna Colantonio

Fare il sindaco non è mai facile. Ma ancora più difficile è svestire gli abiti istituzionali e indossare canottiera e infradito pensando di essere un turista in giro per la propria città. Noi lo abbiamo fatto con Francesco Menna, primo cittadino di Vasto. “Un sindaco fortunato perché alla guida di una città bellissima”, una delle mete più ambite di tutta la riviera Adriatica, con oltre 100000 presenze soltanto durante l’estate 2017. Con lui abbiamo cercato di capire in che direzione si sta andando, cosa migliorerà e come. E poi abbiamo giocato alla pesca delle carte, abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo (ma prendendo bene la mira su dove farlo cadere), e gli abbiamo anche strappato una promessa. Chi, meglio di lui, può dirci perché venire a Vasto in vacanza?

Saluti, strette di mano, ancora saluti. Telefono che squilla, passanti che lo fermano. Francesco si sporca le mani, ascolta tutti, pensa. Finalmente riusciamo ad averlo tutto per noi. Parliamo del boom sul turismo che sta interessando la città. Vasto come l’affronta?

Vasto è una città che negli ultimi anni ha puntato su eventi di caratura internazionale a livello musicale, come il Siren Festival. Ci stiamo muovendo anche verso un turismo sempre più ambientale, con la Riserva di Punta Aderci, il bike sharing, l’attenzione verso le acque pulite, la bandiera blu. Last but not least, la qualità della nostra gastronomia: olio, vino, peperoncino, brodetto di pesce. È stata riconosciuta come la città del brodetto a livello nazionale ed è sempre più ricercata come location esclusiva per i Wedding Day. Ci siamo inseriti in percorsi nazionali e mondiali, come la Via Nicolaiana, l’itinerario culturale europeo che arriva fino in Russia, la ciclovia adriatica, la via dei Trabocchi, la via dei Fari e stiamo incrementando gli eventi culturali dedicati a personaggi di spicco legati alla città. Il segreto è valorizzare le nostre tipicità.

Cosa si migliorerà in vista dell’estate prossima e memore degli errori passati? 

Puntiamo sul sistema Costa dei Trabocchi fuori dai campanilismi locali. Cerchiamo una maggiore sinergia, vogliamo migliorare il legame e i collegamenti con tutte le città presenti lungo questa stupenda linea dell’Adriatico, facendo leva su due infrastrutture principali: l’aeroporto di Pescara e il porto di Termoli, per gli accessi dal mare. In questo percorso Vasto farà da capofila. La Via Verde poi, la pista ciclabile già in costruzione che legherà tutta la costa farà il resto. Ci stiamo specializzando sempre di più sul buon mangiare e sull’accoglienza. Vasto è una meta per un turismo di qualità, è per chi ha buon gusto. Il turismo però lo fanno tanto anche i privati, che devono fare bene la loro parte. Stiamo cercando poi, in tutti i modi, di risolvere l’annosa questione dell’acqua, per evitare disguidi durante la prossima estate.

Un pregio e un difetto di Vasto:

I pregi sono tanti, ma fra tutti l’ottima qualità della vita, la bellezza paesaggistica, il buon mangiare. Se fossi un turista comprerei subito casa qui. Il difetto siamo un po’ tutti noi: dobbiamo fare di più per evitare di rovinare e/o danneggiare l’immagine della nostra città.

La frase più bella che ti è stata detta su Vasto?

Poco tempo fa un politico italiano qui di passaggio mi ha detto: <<Andavo sempre in vacanza in Puglia, ora che ho scoperto Vasto verrò qui ogni anno. Sei un sindaco fortunato, perché sei alla guida di una città così bella>>. E poi un’altra persona mi ha detto:<< Mi assumo tutte le responsabilità di quello che sto per dire. Il brodetto di Vasto è la cosa più buona che abbia mai mangiato in vita mia>>.

Ma ora passiamo alla parte più divertente dell’intervista: messe sul tavolo le nostre carte, Francesco Menna ne dovrà scegliere 3 e dirci la sua. Noi ci riserviamo invece altre 3 carte da girare. Vediamo che succede. Come immaginavamo, le sue scelte sono: la Riserva di Punta Aderci, il Faro di Punta Penna e i giardini di Palazzo d’Avalos. Le nostre sono: Gabriele Rossetti, il campanile di Santa Maria e la barchetta che gira lungo la costa dei Trabocchi. Sì, ci abbiamo provato anche con la funivia e il trenino, ma non si può, mettiamoci l’anima in pace. Elenchiamo brevemente cosa accadrà, cosa sta accadendo e perché.
Il sindaco ci dice che il suo cuore batte per la Riserva, che, nel braccio di ferro con le industrie, ha già vinto: è in programma una riconversione di tutta la zona per rendere le fabbriche lì presenti “amiche” della natura e delocalizzare le industrie. Si sta investendo su un altro parcheggio e perché no, sostituire il bus navetta con uno elettrico. Se si tocca Punta Aderci, a ribellarsi non è lui, ma l’intera città. E questa rivoluzione culturale basterà comunque a proteggerla per sempre. Ma il vero nemico della Riserva è un altro: è chi la incendia, chi la sporca.
Il faro: primo nell’Adriatico, secondo in Italia, terzo in Europa e quarto nel mondo per altezza è il fiore all’occhiello di Vasto. Si impegnerà a farlo aprire a più riprese per renderlo accessibile a cittadini e turisti con maggiore facilità e più frequentemente. Sarà totalmente ristrutturato, l’anno prossimo.
I giardini: si sta cercando di aprirli anche d’inverno, visto il grande successo degli eventi estivi in questa magnifica location. Aprirli anche d’inverno significa averne una maggiore cura durante tutto l’anno.
Rossetti. Sarebbe bello se insieme a Gabriele Rossetti si celebrasse anche Raffaele Mattioli. In ogni caso si cercherà di valorizzare questo legame con alcuni eventi importanti, come il premio Rossetti.
Ora tocca a noi: il campanile di Santa Maria è il punto più alto della città. Perché non renderlo accessibile ai turisti proponendo tour nelle nostre chiese secolari? Menna risponde che si stanno catalogando tutti i nostri monumenti religiosi, che il Campanile è stato ristrutturato da pochissimo e che si sta lavorando proprio per creare un circuito di libero accesso a questi beni guidato da un’app.
Per quanto riguarda le barchette taxi, ci sono già, portano i turisti in giro per la costa. Il Sindaco esorta i privati affinché ce ne siano ancora di più e ancora ogni estate, come accade in Sicilia, per esempio.

È arrivato il momento della promessa: il Siren Festival si rifarà, Vasto entrerà nel circuito della Res Tipica e… la prossima estate ci sarà un super evento mai immaginato prima, mai accaduto nella storia di Vasto. Un evento straordinario che lascerà tutti a bocca aperta. Volete sapere quale? Venite qui a scoprirlo.

 

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