Tempo fa, un turista portoghese che di mestiere faceva l’archeologo, forse perché aveva mangiato (o bevuto) troppo, passeggiando per il centro storico rivide una scena epocale che segnò la storia di Vasto e di Piazza Rossetti. “Non si direbbe, – pensò – ma è esistito un tempo in cui questa è stata una città importante!” Tanto importante da essere inaugurata da Umberto di Savoia, l’ultimo re d’Italia. Il turista rivide con esattezza il 12 settembre 1926, quando il futuro re in persona venne a celebrare la prima scuola cittadina, l’acquedotto e il monumento a Gabriele Rossetti, le cosiddette “giornate della rinascita”. Tra fragorosi cortei, cori, imponenti fuochi d’artificio e inni patriottici, Umberto di Savoia, allora principe ereditario, arrivò in treno alla stazione e si fece un bel giro della città, godendo di una fantastica colazione vista mare offerta dal Comune di Vasto. Migliaia di persone accorsero da tutto il paese e dalle città limitrofe per osannare il principe. Il turista intanto, perso in mezzo alla folla oceanica, vide che anche Gabriele Rossetti pareva partecipare divertito al corteo. “Che strano!” – pensò, mentre continuava la sua passeggiata estiva post-pranzo.
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